Al termine di questo mese voglio ringraziare il Signore per:
- anguria & melone. Altro che manna nel deserto!;
- la camminata, di quasi due ore, dal centro commerciale del paese confinante fino a casa: per la prima (e ultima, ehm) volta ho visto da vicino i dettagli di un percorso che faccio spessissimo, ma chiusa in auto;
- la non-fiction, acqua fresca per chi non ha più i sogni e le energie di una volta;
- ma anche la narrativa epocale, solo quella, perché “in un’epoca strutturata come la nostra, ho il sospetto che leggere grandi romanzi sia rimasto uno dei pochi percorsi trascendentali, quello stato fuggevole in cui la distanza tra il sé e l’universale si riduce al minimo”;
- il Tenente Colombo. Perché esiste;
- Excel. Perché dopo Topolino per Sega Master System II è il “videogioco” che mi ha esaltato di più;
- il sudore che scorre ed il sangue che batte sui timpani;
- le mucche (sono tornate al pascolo in quel tal prato). Le MUCCHE! Muuuu! Ehm;

Foto di repertorio (2018).
- il blog (questo), i blog (i miei passati), i blog (quelli che leggo, al momento corrente arrivati a 62), e soprattutto i blogger!;
- il ventilatore e la pala da soffitto. Santa Madre. Toglietemi tutto, ma non il ventilatore e la pala;
- i frutti della passione e gli zingari felici… (vedi qui);
- Humphrey Bogart. Sul mio fustino del detersivo. Proprio lui:
- le notti (soprattutto le estivissime notti horror televisive) in cui resto alzata a lungo. Non dovrei approfittarne tanto, ma Tu mi conosci;
- gli amici che non si stancano di invitarmi a raggiungerli. Sono una frana ed una scansafatiche, ma dovessero passare anni, non me ne dimentico.
Né mi dimentico l’aiuto extra che mi stanno dando.