A proposito dello Zio

Non odiatemi, non è colpa mia se tutta l’Italia s’è scatenata a versar fiumi d’inutile inchiostro, e di altrettanto inutili stringhe di codice, in una verbosa sarabanda di “caccia al nero”.
C’è l’esultanza di un improbabile governo che dichiara la fine dell’incitamento all’odio (che è una barzelletta, un po’ come la fine della povertà, oltreché una retorica vergognosa).
C’è Facebook che blocca i profili di CasaPound e ForzaNuova, e giù polemiche – su questo, vorrei ricordare che Facebook è un’azienda privata, rappresenta uno “spazio pubblico” solo per modo di dire, e tecnicamente mi risulta libera di bloccare chi vuole: possiamo e dobbiamo tirare uova marce se troviamo che si basi su criteri discutibili per non dire schifosi, ma non indignarci come se ci avessero arrestato e torturato, né pretendere nulla. Al massimo andiamocene senza far tanta cagnara.
C’è infine un paesotto dell’Assia (Deutschland, Deutschland) nel quale il consiglio comunale, in assenza di “altri candidati”, ha eletto sindaco un tale dell’Npd, la rigovernatura di piatti contemporanea del NSDAP. Un nazi, insomma: non un grammar-nazi, ma proprio un nazinazi. Perché? Perché, stando all’intervista riportata da Libero, sarebbe l’unico “esperto di informatica e che sa mandare le e-mail”. Testuale, eh. Poi ditemi che il problema è l’odio della gggente: no, il problema è la stupidità della gggente.

Ora, tralasciamo che ho dei trascorsi, e pure che leggendo il titoletto di Libero mi sono commossa – “I nostalgici dello Zio Adolfo“: ecco, mio padre si chiama appunto Adolfo, il nome più bello del mondo punto a capo, mi manca fess e dunque sono a pieno titolo nostalgica, e ho subito chiamato mia cugina dato che, per lei, lui è uno zio; per commuoverci assieme appassionatamente.
Tralasciamo la politica stretta, che anche no (come usava dire, suppergiù, un tale di sinistra…). Una sola cosa voglio ribadire con fermezza, uno solo in mezzo a questa tempesta di coglionitudine mediatica è il mio eterno credo. Per la gioia di Lucius (e di Rambo, ne son sicura), fieramente proclamo:

MOLTI MICI MOLTO ONORE!!

E a chi non è gattolico, una grandissima pernacchia 😋

Molti mici molto onore

38 pensieri riguardo “A proposito dello Zio

        1. Miao! [detto col pugno alzato] — inutile dire la gioia che provo guardando i gatti sovietici (sovcats) di Nathan Nun (e sul sito ufficiale ce n’ha anche pochi, purtroppo, ma in altri siti se ne trovano altri)

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    1. Gh, e poi dicono che il mercato del lavoro è stagnante 😀
      Ma se basta imparare a mandare mail e ti fanno sindaco!
      Al prossimo giro, mi candido a prima ministra (per il partito della minestra): so persino usare Excel, ohibò! 😉

      (Sorry, Wp ti aveva sparato nello spam.
      Sai, rileva le parolacce, tipo curriculum…).

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  1. Onore e gloria per questo pezzo Cely, davvero stupendo!
    L’ho letteralmente divorato, rapito da una prosa che mi trascinava in un turbine di pensieri e quel turbine era un imbuto che non mi schiacciava, ma anzi mi trascinava in alto, perché uno dei pregi delle tue esternazioni, spesso jazzate ed accostate più per empatia che nesso causale, è quello di portare il lettore su un piano più alto, con un punto di vista più elevato dei bisticci partitici, degli inciuci catto-comunisti, della stolidità grigio-verde dei camerati, della logica dei banchieri (più o meno pipistrellati o deicidi), dei trinariciuti difensori del proprio orticello e dell’ignoranza orgogliosa degli ultrà di qualsiasi cosa.

    Le tue parole sono spesso ostiche, simpatiche ma non ruffiane e con il guizzo masochista della dignità che non scende a compromessi nemmeno di fronte alle mura di Gerico ed una bussola morale che non si perde mai, nemmeno quando le sirene delle tue passioni ti attirano nel bosco del Lupo Cattivo.

    Te lo volevo dire da un po’, ma si sa che tra il dire ed il fare…

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    1. Whoah. Ammazza!
      Anche se ormai ti conosco abbastanza, mi sorprendi sempre con i tuoi elogi (e non so mai cosa dire a parte grazie, grazie, grazie… stile insuperabile).
      E pensare che temevo, con quelle due leggere allusioni, di dispiacere a qualcuno. Non che mi faccia particolari remore, come tu stesso noti, ma tra esporsi senza vergogna e ferire a volte lo scarto è minimo.
      Le sirene delle passioni, quelle meschine! A volte per farle star buone bisogna impugnare il mestolo di legno da polenta, quello che mia mamma cercava di battermi sul didietro da piccola. Anche se lo schivavo quasi sempre…
      … anche in politica, come in tutto il resto, mi interessano di più “le cose minime”.
      Perciò posso dirmi fascista nella misura in cui alcune belle persone di un ramo distaccato dell’albero genealogico mi hanno rappresentato il fascismo in una veste “calda” e popolare.
      Posso dirmi antinazista più che per riflessione intellettuale, per l’esempio di mio padre il quale, di fronte ad un imbecille entrato nell’ufficietto della stazione di servizio dove lavorava e che dopo aver letto il suo nome sul tesserino l’aveva salutato tendendo il braccio e sputando un Heil, rimase a fissarlo, muto, finché quello non lasciò le banconote e se ne andò a orecchie basse. Immaginalo pure in versione Clint Eastwood al triello.
      Ovviamente sono contemporaneamente anche socialista, e in modi diversi le due vie principali nelle quali ho abitato (Gramsci e Togliatti) hanno inciso su di me.
      Eccetera…

      … insomma, sono un bel “paciugo” di roba e lo rivendico con orgoglio (altra cit. di matrice tele-talk, da immaginarsi nella versione della Cortellesi).
      Il nome di mio padre poi darebbe adito a infiniti divertissement aneddotici, ma quelli li rimastico in altra sede 😉
      Ciao, carissimo 😘

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  2. Buongiorno. Altre volte ho letto il tuo blog ma non ho mai commentato. Innanzi tutto, complimenti.
    Sul tema,ho un solo gatto -gatta, è femmina- all’anagrafe felina si chiama Pura -come il cucciolo di tigre personaggio della serie Crash Bandicoot- e che in famiglia chiamiamo “micett”.
    Io mia moglie e i miei figli siamo felinomani dalla nascita. Pur se solo “micett- credo “molto onore”.

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    1. Senz’altro. Conta lo spirito, non la lettera (cioè, in questo caso, il numero di felini che adottano una famiglia umana).
      Pura mi sembra un bellissimo nome, insolito.
      Crash bandicoot l’ho soltanto sentito nominare, o poco più, ma ora non importa.
      Ti ringrazio. Dei complimenti, sicuramente immeritati, dei commenti e quindi della partecipazione. Benvenuto, dunque 🙂

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        1. Uh, wow! A proposito di…?
          Credo che lo leggerò insieme agli altri aggiornamenti in una enorme scorpacciata, al ritorno. Ma comunque adesso do una scorsa veloce, per farmi venire l’acquolina 🙂

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        2. A proposito di Tarantino. In teoria doveva essere solo una recensione del suo ultimo film, ma in pratica è diventata una descrizione di tutte le caratteristiche principali del suo cinema. Spero che ti piaccia! 🙂

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