Playlist .4: In a November mood

Nuova, ricca playlist novembrina; tra ritmi travolgenti, strappi violenti e luci soffuse sul cuore.
Essendo playlist e non “ammucchiata”, consiglio a chi la volesse sperimentare di ascoltarla in quest’ordine, perché l’ordine di esecuzione in questo mondo ha sempre un suo perché.
Mettete a palla il volume, o meglio ancora infilate delle buone cuffie, le scarpe da ginnastica e uscite a camminarci sopra. E godete. Buon orgasmo.

trasferimento (6)

I. Body parts – Marracash

II. What kind of woman is this – Buddy Guy

III. Toxic – Melanie Martinez

IV. Wake up, little Suzie – Everly Brothers

V. Great balls of fire – Jerry Lee Lewis

VI. Strange kind of woman – Deep Purple

VII. Seaweed – The Crowsroads feat. Sarah Jane Morris

VIII. White room – Cream

IX. Whola lotta love – Led Zeppelin

X. Halloween Theme – John & Cody Carpenter, Daniel Davies

XI. Fool in the rain – Led Zeppelin

XII. The moon is a silver dollar – Lawrence Welk

XIII. Into my arms – Nick Cave [qui una sua lezione cantata]

XIV. Aspettando il sole – Neffa

XV. He don’t love me – Winona Oak

XVI. Too many friends – Placebo

XVII. Ratto – Subsonica

XVIII. Liberi alti fuochi – Drittarcore feat. Sottofasciasemplice

XIX. Nientologia – Drittarcore

XX. Halloween Triumphant – John & Cody Carpenter, Daniel Davies

20 pensieri riguardo “Playlist .4: In a November mood

    1. Mio ispiratore! ❤ 🙂
      Mi sa che il theme e Triumphant son destinate a mettere radici nel mio lettore.
      A poi, allora. (Uh, sarebbe ora di pranzare, ma mi sono sollevata dalla mia abituale posizione "a morto" da pochissimo… vabbeh, mi verso un latte).

      Piace a 1 persona

  1. Bella. Alcune le ho skippate perché non sono nelle mie corde. Ma in generale bella.
    Purtroppo non ho potuto ascoltarla all’aperto perché sono stato intrappolato.
    Io ho delle fantastiche playlist di comfort music da usare quando viaggio, perché quando viaggio ho bisogno di consolazione.
    Vorrei essere cittadino del mondo e invece mi sento cittadino soltanto del mio quartiere.
    Buona colazione.
    O buon pranzo.
    Non so.

    Piace a 1 persona

    1. Subisci il traffico? O non ami viaggiare?
      (A tal proposito, sarà ben l’ora che, prima di esaurire i miei fondi, mi procuri un’autoradio per gli ultimi anni che mi rimangono con la mia amata Polo. E’ da qualche anno che non ce l’ho, non l’ho più sostituita dopo che la vecchia s’era rotta).

      "Mi piace"

        1. Diciamo che per un bel po’ ho apprezzato il silenzio – intervallato occasionalmente dalle cuffie -, ed è stato un bene perché ero un tantino dipendente dalla radio.
          Ma adesso ho ragionevoli motivi per recuperarla, per cd e chiavetta in primis.

          "Mi piace"

    1. Ma grazie 😊
      Spero che su 20 pezzi troverai qualcosa di tuo gradimento – non conosco i tuoi gusti.
      Io invece, dopo una giornatina di mestieri di casa, mi spaparanzerò sul divano a papparmi un piatto di pasta mentre guardo Masterchef (mai guardare programmi di cucina senza aver qualcosa di sfizioso da metter sotto i denti per compensare!).

      Piace a 1 persona

  2. I. Body parts – Marracash
    “Cerco il cuore del problema per accoltellarlo”
    Sono estraneo al rap, ma l’ho trovato gradevole (addirittura?!). Bel ritmo.

    II. What kind of woman is this – Buddy Guy
    Dolcissimo e classicissimo blues. Uno stile che a me arriva attraverso Eric Clapton.

    III. Toxic – Melanie Martinez
    Voce infantile e vocalismi che mi ricordano Elisa. Malinconica.

    IV. Wake up, little Suzie – Everly Brothers
    Conosciuta nella versione di Simon & Garfunkel. Segnalo, per Celia, la loro “Cecilia”, qui live al Madison Square Garden:

    Una chicca: Nella celeberrima “The boxer” questi sono i primi versi:
    “All lies and jests
    Still a man hears what he wants to hear
    And disregards the rest”
    Segnalo anche l’emozionante “American Tune”, live al Central Park.
    L’aria è evidentemente tratta da Bach
    O Haupt voll Blut und Wunden (Passione secondo Matteo)

    V. Great balls of fire – Jerry Lee Lewis
    Mi ricorda “Top Gun”.

    VI. Strange kind of woman – Deep Purple
    Ricordi.
    C’è una sorta di citazione, forse non voluta, di quattro accordi di “A day in the life” dei Beatles.

    VII. Seaweed – The Crowsroads feat. Sarah Jane Morris
    Ho lavorato a lungo per gli attuali rappresentanti per l’Italia di Sarah Jane Morris.

    VIII. White room – Cream
    Intuisco il link cinematografico. Ginger Baker se n’è andato. Nostalgico suono delle batterie anni ’70.

    IX. Whola lotta love – Led Zeppelin
    Sempre anni ’70, quando io suonavo Lucio Battisti, e i miei amici provavano a capire gli accordi dei Led Zeppelin, e si sentivano tanto avanti.

    X. Halloween Theme – John & Cody Carpenter, Daniel Davies
    La maschera mi ricorda quelle che Werner Strub fece per il nostro “Edipo Tiranno” (traduzione di Edoardo Sanguineti, regia di Benno Besson. Doveva essere il 1982 o l’83). Vivo di ricordi.

    XI. Fool in the rain – Led Zeppelin
    La verità è che non li ho mai amati. Batteria bidonesca. Curioso sentire Robert Plant che cala.

    XII. The moon is a silver dollar – Lawrence Welk
    La ninna nanna di Paul McCartney.

    XIII. Into my arms – Nick Cave [qui una sua lezione cantata]
    Eh…!

    XIV. Aspettando il sole – Neffa
    Però quel flauto mi dà un po’ fastidio.

    XV. He don’t love me – Winona Oak
    I, too.

    XVI. Too many friends – Placebo
    Così si pronuncia “gay”. Non come facciamo noi in Italia.

    XVII. Ratto – Subsonica
    “Sovranità”… Umana comprensione per il batterista.

    XVIII. Liberi alti fuochi – Drittarcore feat. Sottofasciasemplice

    XIX. Nientologia – Drittarcore
    Troppo preso dalla scena di “Taxi driver”

    XX. Halloween Triumphant – John & Cody Carpenter, Daniel Davies
    Il ricordo qui è per la musica di “Profondo rosso”, di Giorgio Gaslini.

    Piace a 1 persona

    1. Orca troia!
      Come si fa a mettere un doppio like? 😉
      (Lo vedi che quando fai il pisolino pomeridiano come si deve, poi ti scateni?).
      Riprenderò e risponderò a tutto, presumo, domani nel tardo pomeriggio (vado a Casale). Sono orgogliosa di te, ragazzo mio ❤

      "Mi piace"

    2. A noi! (Ehm).

      I. (Marracash)
      Ma come, sei “estraneo al rap”? E tutta la mia opera di rieducazione forzata che fine ha fatto? 😀 😉 E poi, sono sicura che ascoltando tutto beccheresti qualche citazione da roba italiana che io non indovinerei nemmeno morta.

      II. (Blues)
      Di Clapton mi dicevi, dell’alternanza del fraseggio tra musica e cantato, come un dialogo. Sì. Io non ci avevo fatto caso – non so se poi sia tipico di un certo modo di suonarlo, oltre che suo-loro.
      (Dolcissimo, Buddy Guy? Why?).

      III. (Toxic)
      Malinconica, sì, forse un po’. Languida, suadente.
      Ecco, con Lucius un giorno dicevamo che sarebbe carino metter giù una colonna sonora alternativa per Suicide Squad, film nel quale comparivano a mio avviso troppe noiosità. Toxic non c’era, ma io ce la metterei, e rigorosamente in questa versione che mi ha suggerito YT. Perché a parte che mi piace molto, si avverte distintamente la voluttà di una donna che sa di stare mettendosi nelle mani di un manipolatore, ma non vuole nemmeno provare a dire di no.
      Elisa. E’ vero, per alcuni tratti (compreso il modo di far “oscillare” la voce, passando anche parecchio di gola) le somiglia. Almeno, in questa canzone. Tra l’altro Elisa, che pure non seguo da un pezzo, è stata una delle mie prime passioni (e l’ho sempre preferita in inglese).

      IV. (Wake up)
      Caspita, ma certo! Come spesso capita, dal titolo non l’ho saputo riconoscere, ma l’ho sentita più di una volta. Poi lascia stare che non sono una fan – non dico che non mi piacciano, ma non li ho mai seguiti. The sound of silence, oltre ad essere arcinota, ha una storia diversa – parla di tutt’altro, ma non posso non leggerla in chiave… sordesca.
      What else, we are all lies and jests…
      Grazie ❤

      V. (Balls of fire)
      Cosacosa?

      VI. (Strange)
      Bello, se c'è.
      Ricordi anche per me.
      E' stato il mio primo amore (non corrisposto, ma non conta) a farmeli conoscere. E gli corrispondevano anche parecchio. A distanza di decenni, è tutta roba che non ha perso un grammo di valore.

      VII. (Sarah Jane)
      Ma che davero? Ma allora conosco uno che conosce altri che conoscono i vippe!
      No, stupidaggini a parte: ma che bello. Sono a meno di sei gradi di separazione dalla Morris. E' proprio vero che il mondo in fondo è piccolo.

      VIII. (Cream)
      C'è, c'è il collegamento. Ancora Joker ovviamente. Tanta roba.
      Ci sta dentro l'assolo, il coretto psichedelico, lo sguardo sporco e l'onirismo.
      Veramente emblematica. E che testo. Sapevano scrivere (stavo per dire: una volta, ma mi sono fermata).

      IX. (Zeppelin)
      Il paragone è improprio, più che altro.
      Ma per un ragazzo che si mette ad ascoltare rock, viaggiare a ritroso nel tempo fino a quegli anni credo debba essere ancor oggi motivo di epifania, soddisfazione e successivo orgoglio.

      X. (Halloween).
      Ho una rimembranza nebulosa di questa cosa dell'Edipo Re.
      Ma ricordo invece la tua mail su Sanguineti.
      Poi c'è Testori, e altri tesori che tieni poco gelosamente, anzi assai distrattamente celati sul fondo della bottiglia piena di Lambrusco mescolata ad acqua del fiume Lete.

      XI. (Fool).
      Dissento. Ma ognuno ha i propri idoli.
      So che la batteria ti è cara e talvolta di cruccio: strano, che in questa selezione non ne sia capitata una "ritardata", che scovi tanto spesso XD
      Non senti la poesia? Il dramma buttato in farsesco?
      Non so se Plant qui cali. Di sicuro si calava, e di brutto.
      Non l'ho mai approfondito del tutto da solista, ma ce n'è una che periodicamente ritorna sul mio lettore e che amo: Twenty-nine Palms, che poi sarebbe una zona di Los Angeles o Miami, credo:

      XII. (Moon)
      Maddài?
      Io la adoro. Subito nella Top Ten delle canzoni d'amore migliori di sempre – che poi son tante. Mi ascolterò altro, perché è proprio il tipo di roba che mi piace (sentito? "Il tipo di roba").

      XIII. (Cave)
      Ah!

      XIV. (Neffa)
      Gliela faremo re-incidere. Tutta, non vale campionare.
      Cosa ci vuoi mettere, al posto del flauto?
      Ma nemmeno qui ti piace?:

      XV. (Winona)
      Ne deduco che nun te piasce.
      Non ti ha convinto.

      XVI. (Gay)
      Dillo, che ti ha dato un brivido 🙂

      XVII. (Ratto)
      Sovranità, bellissima parola.
      Altro che populismo.
      La bellezza della radicalità.
      (L'umana comprensione per il batterista me la devi spiegare, anche se intuisco 😀 )

      XVIII. (Fascia)
      Ma ti schifa o ti commuove (mi riferisco all'intro con Almy)?

      XIX. (Niente)
      Già ti dissi al telefono. Ma no, poi, perché?
      Il video è volutamente tutto Taxi. Je piaceva così. Calza (e anche scarpa).
      Ora se qualcuno apre a picconate San Pietro sai a chi rivolgerti.

      XX. (Triumphant)
      L'andamento sì, è battente e ripetitivo.
      Non c'è contaminazione però.
      L'accavallarsi delle note è solo apparente.
      Profondo Rosso, un film che all'epoca aveva colpito mio padre – moi non.
      Mentre mi è piaciuto Suspiria. Arriverò a vedere anche il remake.
      Oh. Tutta la musica goblinesca è stata ampiamente utilizzata in versioni da discoteca.
      Il che mi fa venire in mente, per un'associazione che poi ti spiegherò, La danza delle streghe di Gabry Ponte, sulla quale chiudo e ti saluto.

      "Mi piace"

Lascia un commento