And the winner is… Celia!

Avevo preannunciato che oggi avrei ritirato la raccomandata con la risposta della Commissione Invalidi in merito alla mia richiesta di aggravamento.
E così è stato, anche se per la verità il risultato l’ho scoperto già ieri – ho chiamato il mio medico per avvisarlo della quarantena, e lui m’ha sparato a bruciapelo il punteggio commentandolo brevemente così: Ho impiegato dieci minuti [tanti] a discutere col Presidente per convincerlo, ma ce l’abbiamo fatta.

dog with oscar

Sì, ce l’ho fatta: ora lo vedo anche nero su bianco, e l’INPS mi ha confermato il riconoscimento del contributo economico aka pensione d’invalidità civile: è fatta, è andata, non mi importa cosa han giudicato e come e su quali basi di convenienza aziendal-statale; di fatto da oggi (con decorrenza da gennaio 2020) percepirò un sacrosanto sussidio.
Non è stata invece confermata, purtroppo, la non necessità di revisione, data la cronicità delle patologie: tra quattro anni dovrò rifare la trafila, e a meno di avere nuove magagne, è già scontato che tornerò indietro di cinque caselle almeno, alla situazione di partenza. Ma adesso gioiamo, e sfruttiamo bene questi quattro anni.
Diagnosi utilizzata, sempre il Disturbo Ossessivo-Compulsivo: è una vergogna; ma pazienza. Di nuovo, causa meccanismi burocratici tocca appoggiarsi ai problemucci psichiatrici secondari anziché validare i problemoni neurologici, che non hanno considerato: intanto, finalmente, una minima rete di protezione ce l’ho 🙂

alloro

La cifra è di 286 € mensili: davvero poco in sé e per sé e per i bisogni cui deve potenzialmente supplire (penso naturalmente ai molti ancora più incasinati di me), tuttavia, per come mi sono assestata in questi ultimi mesi, già va a coprire la metà della mia abituale quota di spesa.
Parliamo di fare economia stretta, con uscite ridotte in parte per agevolazioni ed in parte per oculatezza mia. Ma mi ci sto trovando bene, non mi sto negando niente di essenziale – voglio dire: faccio pochissimi e modesti acquisti “extra”, ma in casa ho acqua, riscaldamento e luce attivi; per cominciare. Posso permettermi internet. Una donna che conosco e che incontro in biblioteca, vedova e con un figlio malato di DM, il gas l’ha dovuto far chiudere, invece.
Per darvi un’idea senza entrare troppo nel dettaglio, ad oggi che praticamente è la fine del mese la tabellina di riepilogo è questa (considerate che più tardi passerà l’idraulico per la pulizia della caldaia, e che ho già ritirato quel che mi serve per il bollo auto, la revisione e altre scadenze del mese prossimo; quel “resto” disponibile scenderà a un cinquantino circa):

spese-febbraio-2020-percentuali

Insomma, da oggi respirerò più liberamente! Certo, non posso mettermi a fare follie, ma in attesa di un lavoro che compensi le restanti spese fisse non avrò il culo proprio per terra. Un regalo decente, per festeggiare, me lo posso concedere! ❤

48 pensieri riguardo “And the winner is… Celia!

    1. Ahah, è possibilissimo!
      Anche se tendenzialmente me lo terrò per me.
      Continuo a mollarla e riprenderla, ma potrebbe essere davvero l’occasione per attuare l’idea di un post con consigli e aneddoti di “economia spinta” 😁

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  1. Meno male, puoi tirare un po’ il fiato (non troppo che se no ti abitui). Certo hai una capacità di economizzare notevole, spero arrivi presto anche il lavoro, anche se già solo starci dentro mi pare un lavoro… fra quattro anni dovrai ripetere tutto l’iter? Ma adesso non pensarci, quando sarà ora vedrai…

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    1. Eh già, mai abbassare la guardia 😋
      A quanto pare sì, anche se non sono una di quelle “risparmiatrici da guerra” che si vedono su Real Time e ucciderebbero la madre piuttosto che spendere 1 cent., anche l’assistente sociale si è meravigliata.
      E’ pur vero che diverse delle spese grosse si sono ridotte drasticamente, prendi solo il fatto che vivo in una casa popolare con affitto in base al reddito – che al momento è pari a zero…

      … sì, tra quattro anni si rimette tutto in discussione.
      Non me ne preoccupo perché so già che l’esito sarà negativo: ho cavalcato l’onda di quest’anno un po’ allo sbando ed ho ottenuto un riscontro, ma naturalmente tra quattro anni ho tutta l’intenzione di stare meglio. Dal punto di vista psicologico, intendo: e visto che la neuro per loro non basta, presumo tornerò a 70 pt. circa.
      Almeno non dovrò fare i salti mortali nello sforzo di “rubare la bandierina”…!

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    2. A proposito.
      Ho scoperto un dettaglio che ignoravo, e cioè che chi ha un reddito annuo di 4.900 e rotti euro, cioè meno di 500 euro al mese, anche avendo raggiunto i 74 punti non ha diritto alla pensione.
      Ovvero: un disabile o si trova un lavoro non solo part-time, ma decisamente modesto, oppure vive di quello (che è pur sempre di più, ma insomma…) e rinuncia alla pensione.
      Dim té che mond chè l’è!

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  2. – mi dispiace, perchè se te li hanno dati è perchè viene riconosciuto che hai delle difficoltà che sarebbe meglio tu non avessi
    – mi incazzo perchè buttano soldi a destra e a manca e per le cose importanti hanno il braccino corto
    – sono contenta che questo sostegno per qualche anno è tuo ed è al sicuro. ❤ ❤ ❤

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    1. Altroché! ♡♡♡
      Ho appena sentito il patronato, vado la settimana prossima.
      Una bella pizzona è il minimo sindacale, ma ne approfitterò per ordinare un paio di libri, cartacei, cosa che faccio raramente… tra cui il tuo ultimo, così frego Amazon e taglio la testa al toro 😉

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        1. ‘nsomma… diciamoci tutta la verità: se, e sottolineo se, avevo un profilo Amazon non riesco ad entrarci, e pure il Kindle che funzionava fino a due giorni fa mo’ sta scioperando… più che fantastica, frantastica -_-

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        2. quando mi capita io ordino i libri attraverso GoodBook: https://www.goodbook.it
          Si schivano i grossi “empori”, si aiutano le librerie indipendenti, e si può ritirare in una cartolibreria di fiducia, con tanto di sconto, facendo due chiacchiere.
          Niente pacchi a casa da attendere e da ritirare, se li manchi, in qualche centro di smistamento in culo ai lupi.

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  3. Beata te non lo scriverei mai! Ma contenta x il supporto che ti hanno riconosciuto si, purtroppo in Italia abbiamo troppi ciechi che vedono benissimo e tu sei soggetta a revisione come una macchina!
    Quando mia mamma fece la trafila per il tumore al seno, le riconobbero una pensione temporanea, poi le tolsero tutto dopo circa 5 anni! Io non ho ancora ben chiaro come funzioni il sistema nazionale x le persone che stanno realmente male!
    Mi fermo qui perché mi sto surriscaldando e potrei scrivere sciocchezze

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    1. Capisco benissimo… la sanità è uno degli argomenti “preferiti” (di cui del resto avremmo fatto volentieri a meno di conoscere gli intrighi e le magagne) fra me e l’amica L. – anche lei ha avuto un tumore al seno, son passati più di cinque anni e agli ultimi controlli tutto bene… peccato che (leggi e poi scappa dal pc a pigliarti un tranquillante):
      * in un’epoca in cui la mastectomia era già considerata l’ultima soluzione, il chirurgo di turno gliel’ha fatta senza necessità;
      * già che c’era, ha levato TUTTI i linfonodi del cavo ascellare anziché verificare quello sentinella: risultato, ora ha un linfedema che coinvolge l’intero arto e per il quale i massaggi adatti a prevenire la fibrosi sono considerati TRATTAMENTI ESTETICI, ergo si pagano;
      * quando lei col compagno ha fatto presente la situazione all’Ufficio Relazioni col Pubblico – ancora nemmeno esisteva il Tribunale del Malato, mi pare – raccontando anche dell’atteggiamento paternalistico avaro di spiegazioni e confronti col suddetto medico-della-domenica, le è stato risposto testualmente: E che, signora, voleva le coccole?.

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      1. Ecco, ho letto pure io e mi serve anche a me il calmante. Anyway.
        Ottima notizia la tua. Ci voleva! E un batticinque per la capacità di risparmio assoluto. L’ho ereditata da mia madre e quando ce n’è stato bisogno mi ha dato una gran mano. Ora festeggia! (cuori che non riesco a digitare)

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        1. Per fortuna noi traumatizzate dalla vita di tranquillanti nell’armadietto ne abbiamo sempre a iosa, lo aggiungiamo di rito nel thé delle cinque al posto del latte o del limone…
          … sì, cheri, ci voleva eccome! ❤ Nel frattempo, tanto per gradire, mi son saziata con una vagonata di frittelle, le ultime di stagione.
          Applausi per le nostre mamme risparmiatrici 👏👏👏 Lo farò davvero: un post o una serie di post, più probabilmente, su come fare economia. Sìsì.
          Baci (alla faccia del virus) 😘

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        1. Per molti versi sì.
          Rispetto a questo non saperei, ma in generale amo dire – e lo penso sinceramente, al di là del luogo comune – che “si stava meglio quando si stava peggio”.
          Sono un po’ una ragazza della Via Gluck…

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        2. Senz’altro, non rifiuto le comodità – anzi, sono particolarmente esigente…! Poi è vero, vivendo in paese si sentono le cose in modo diverso. Io ci sono legata, ma so che vivrei bene anche in città perché per brevi periodi l’ho provato. In realtà oscillo tra i due estremi: per me, o metropoli o paesino semi-disabitato sulle montagne, di quelli da ripopolare. Magari alternando… della serie: I want it all! 😁 Ma per permetterselo servirebbero 💰

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