libri (luglio 2020)

Mese scarno, con alcune ottime letture – ma che, confesso, non ho tanta voglia di recensire. Aspettatevi due righe svogliate per ciascun libro. E se, invece, voi ne avete letto qualcuno e volete esprimervi, come sempre fate pure!

Cattolico anonimo – Thierry Bizot

Non male davvero.
E’ il racconto di una conversione, quella di un dirigente televisivo iniziata per caso e “sbaglio” attraverso una catechesi per adulti (allestita dal Rinnovamento nello Spirito: e questa è forse l’unica nota che mi fa un po’ rabbrividire).
L’autore sa ben rappresentare se stesso ed i propri antichi pregiudizi, se mi si consente, un tantino zotici. Ma anche la scoperta di una realtà diversissima e nuova senza scadere in facili esaltazioni.
Dal libro è stato tratto un discreto film: L’amore inatteso, per la regia di Anne Giafferi (moglie di Bizot).

l'amore inatteso

Contro i figli – Lina Meruane

Un pamphlet che dal titolo e dalla presentazione temevo essere troppo acido e prevenuto. Non lo è, anche se le invettive di rigore non mancano.
Il discorso verte in particolare sull’attitudine tirannica che la prole ha in tempi recenti acquisito, sostenuta e motivata da tanta psicologia, sociologia e morale pronta a condannare i genitori che non garantiscono ai pargoli un “benessere” identificato attraverso standard arbitrari, irreali ed inarrivabili – oltre che non sempre adeguati.
Edito da La Nuova Frontiera.

Sangue e suolo – Sebastiano Vassalli

Scoperto grazie ad un articolo di Daniele Rielli in Storie dal mondo nuovo, che citavo qui.
Il titolo, pesante ed inquietante, trasmette con precisione i sentimenti che mi hanno accompagnata durante la lettura e la scoperta di ciò che è stato (ed è) il terrorismo in Alto Adige, la segregazione etnica a danno degli italiani e in generale dei non-tedeschi, il tutto con l’avvallo condiscendente del governo romano.
Un pezzo di storia patria ignorato integralmente da moltissimi, me inclusa.
La faccia sporca di una terra che ho sempre amato, e dalla quale mi sento tradita.

sued tiroel

Falsi movimenti – Andrea Frezza

Frammenti di storia del Novecento, piccole vicende sotterranee tra spionaggio e guerra, vengono riassunte e rivisitate da Frezza che vi costruisce attorno un prosieguo di fantasia; a volte verosimile a volte romantico (che per me è sinonimo di poco rigoroso), comunque curioso.
L’idea mi è piaciuta, ma avrei gradito che i racconti fossero sviluppati in modo più tonico, meno… moscio.

quattro giorni dopo – Sarah Lotz [kindle]

Un ottimo intrattenimento. Una perfetta lettura da ombrellone, definizione che uso non per deprezzarlo ma al contrario per suggerirlo a chi cerca un libro intrigante, di buona suspence (e un pizzico di paranormale che non lo rende, tuttavia, un horror!), con qualche accenno all’attualità pandemica e, last but not least, di sfondo vacanziero: la storia si svolge infatti a bordo di una nave da crociera che, al quarto giorno di navigazione, si ferma per un problema tecnico e, da quel momento, non avrà un attimo di pace.

nave-crociera

Gli uomini mi spiegano le cose – Rebecca Solnit

Due parole, ad esempio.

Il sesto senso – Massimo Polidoro

Letto per un terzo e sfogliato rapidamente per i restanti due. Trascurabile, e non perché datato ma perché rappresenta un evidente mezzo di guadagno facile su argomenti sempre in auge, ma qui trattati con svogliatezza e scarso impegno da un autore con ben altre frecce al proprio arco.

Corpo a corpo – Silvia Ranfagni

Ne ho parlato qui.

Kitchen confidential – Anthony Bourdain

Mi piace, l’uomo. Ed è un peccato che, come spesso mi capita, lo abbia “conosciuto” tardi.
Come pure mi è sinceramente dispiaciuto scoprire che ha ceduto alla depressione e si è suicidato: non solo mi ferisce ogni volta sapere che la maledetta puttana ha fregato qualcuno, ma in questa occasione mi ha ferito proprio per la persona colpita, che nel brevissimo lasso di tempo impiegato a leggere quattro suoi libri (gli altri tre ad agosto) ho apprezzato molto.
Forse non è un caso che, dopo tanti anni e tanti guai sfangati, ci sia rimasto sotto: è intelligente. È consapevole. È  onesto, anche nell’errore. Tutte caratteristiche che, se non predispongono alla depressione, costituiscono fattori ideali per una prognosi infausta.
Non saprei descriverlo: va letto. Soprattutto letto, anche se ha firmato dei programmi televisivi. Anche se è un grande fumatore (persino da tre pacchetti al giorno), ostile al divieto di fumare in luoghi chiusi, anche se è un grande divoratore di carne, ostile ai vegetariani; perché sa quel che dice e dice quel che sa. Perché si corregge, quando serve, seppure tardivamente, e rincara la dose quando ha ragione.
Fottutamente ragione, dovrei dire: nessuno come lui ha l’abilità (di nuovo ne parlo al presente, è significativo) di scrivere di cucina senza annoiare, di raccontare con grazia ed in modo ficcante al contempo e, nondimeno, di usare icaresco e (una tonnellata di) cazzo e stronzo con identica padronanza.
Che la terra ti sia lieve sullo stomaco, Anthony, e che il dio delle ostriche e del pho ti sia amico là dove ti trovi.

bourdain-beer

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7 pensieri riguardo “libri (luglio 2020)

    1. Vero eh? E’ il 🔝
      E se ha criticato parecchie personalità culinarie, al tempo stesso ha giustificato (spiegandoli) certi eccessi televisivi, e dato di Ramsay un’impressione ben diversa da quella nota attraverso Hell’s Kitchen.
      Solo per dirne una.

      Piace a 1 persona

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