Gli ultimi sogni un po’ nutriti e significativi che ho fatto non ho avuto modo di fissarli bene prima che si spandessero e disperdessero nella mente. Ne ricordo però alcuni spezzoni, e soprattutto il tono generale: di inquietudine e nostalgia.
Una tranche in questi sogni è sempre occupata da un disastro ferroviario su montagne russe: una prima volta mi trovavo a Gardaland, e osservavo la corsa di un’attrazione tipo Magic Mountain, che però aveva per tema l’Uomo Ragno. Ogni vagone e la stessa struttura dei binari richiamavano coi colori rosso e blu il supereroe. Ebbene, durante un tratto di percorso a testa in giù, all’improvviso un uomo si ritrovava appeso alle rotaie, sospeso nel vuoto – non era a bordo di un vagone dal quale è caduto, è semplicemente apparso.
Una seconda volta invece (stanotte) stavo guidando lungo una delle arterie che uniscono il paese alla città, tornando verso casa con alcuni parenti, quando ci siamo trovati con l’auto a “cavalcare” i binari di un’altra montagna russa, dalla parvenza affusolata e dai colori scuri, piuttosto minacciosa (nel sogno sapevo che si trattava di parte del luna park installatosi per la sagra del patrono): e subito temevo uno scontro frontale, una tragedia rovinosa. In effetti la tragedia c’è stata, ma non lo scontro: noi ce la siamo cavata semplicemente frenando, mentre il primo vagone dell’ottovolante sterzava (!) mettendosi di traverso e subendo i contraccolpi di quelli agganciati dietro, evitandoci l’impatto.

Come ho detto, a un certo punto con me c’erano dei parenti (quelli lodigiani, quelli buoni).
Oltre a reincontrare mia madre e a litigarci per via prima dell’orto che sto dismettendo, e poi di certe verdure che avevo messo da parte e lei mi aveva buttato via; ho anche ritrovato mio padre: per l’ennesima volta, l’ho resuscitato in sogno. Mi è accaduto soprattutto nell’ultimo anno.
Zia e cugine mi avevano raggiunto per non so che festa – l’atmosfera era appunto quella – ed insieme camminavamo per le vie del paese, tra la piccola folla, chiacchierando.
Ricordo che loro erano particolarmente gioiosi, e felici per me che avevo raggiunto un qualche traguardo auspicato da tempo. Io, da parte mia, meditavo che avendo ritrovato mio padre – ma temendo che scomparisse presto nuovamente – avrei forse dovuto approfittarne e non perdere l’occasione per averlo presente al mio matrimonio. E così mi preparavo a fare la proposta all’Arrotino, e un discorso per convincerlo che era meglio non organizzare nulla e fiondarsi immantinente da un sacerdote, di corsa.

C’è un piccolo refuso “asuspicato”
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Thanx, correggo.
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Se c’era tuo padre ne sarebbe valsa la pena di affrettare un po’ i tempi. 🙂
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❤
Se davvero ci fosse ancora, e non "a tempo", sarebbe fantastico.
Ovviamente lui mi segue comunque ed è felice, occhèi, ma una rimpatriata temporanea che bomba sarebbe! Così almeno vedrei la sua espressione e lo abbraccerei.
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Delle volte nei sogni tornano per davvero, amore.
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Sì, infatti ^______________^
Tra dieci minuti esco per il concorso.
Anticipo perché devo seguire il navigatore per arrivarci.
A presto :*
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Così tardi?! Io pensavo che fossi già lì e fosse già iniziato! :-O
Quando devi andare vai! Non stare appresso a me!
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L’orario fissato è alle 14:30.
Direi che un’ora d’anticipo basta e avanza – se non sbaglio strada ci metto venti minuti o giù di lì 😉
E, appunto, ora vado! Ciao 🙂 Pensami.
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Io ti penso sempre ininterrottamente (e non ti distrarre a leggere la notifica!). ♥
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Letta! 😀
Adesso mi butto di nuovo sulla legge. Sono arrivata in 15 minuti.
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Che bella cosa sarebbe
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Sì, tanto ♡
Io ho controllato nel Catechismo, ma non risulta rilascino permessi dal Paradiso, nemmeno per occasioni eccezionali 🤷♀️
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Sogni!
Anche io sono piuttosto maniaca nel senso che poi mi torturo nel cercare significati che probabilmente non esistono …
In passato mi è capitato di sognare molto spesso acqua.
Purtroppo non ci conosciamo – ancora – ma la parte di tuo padre è estremamente emozionante e il tuo modo di raccontarla la enfatizza.
Avrei dovuto scriverlo prima comunque: piacere di conoscerti, io sono Claudia
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Ciao, Claudia! Piacere 🙂
Scusami tanto, ma invece di metterlo in moderazione Wp ha fiondato il tuo commento fra lo spam -.- Così lo vedo solo ora.
Sì, il legame con mio padre è così forte che, anche se lo sogno meno spesso di mia madre, lascia il segno. E lo si avverte ♡
L’idea dell’acqua mi piace, ma c’è da andarci cauti… potrebbe assumere qualunque forma, e magari i tuoi sono incubi o comunque sogni non piacevoli!
Io sognavo, soprattutto da piccola, l’acqua in relazione a passaggi segreti dai quali potevo immergermi in un mondo a parte nel quale nuotare, oppure navigare come sulle vetture da parco divertimenti… appunto. Tipo i Corsari a Gardaland!
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Wow!
No: per me niente avventure o divertimenti, ma allo stesso tempo mai acqua minacciosa. Anche nei sogni in cui il volume aumentava sempre di più non ho mai percepito panico o sensazione di pericolo e si è sempre trattato di acqua calma. Per questo ho questa curiosità latente perenne … a volte mi sono imbattuta in alcune versioni o spiegazioni, ma poi è sempre tutto molto relativo in quanto assolutamente variabile e personale.
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Sono d’accordo.
Io apprezzo alcune cose – per esempio – della psicanalisi, ma come in tutti i campi del sapere mi irrita che le regole generali non vengano declinate secondo la situazione e la personalità individuale, o comunque secondo il contesto.
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