Intolleranze

Nell’ultima settimana mi sono disiscritta da uno dei miei blog preferiti (che tornerò a leggere qua e là pur senza averlo nel Reader, ma che al momento mi fa venire i nervi) ed ho levato un like che avevo appena messo ad un post (su un altro blog) che condividevo ed apprezzavo al 99,9% – eppure quello 0,1% era sufficiente a farmi ritrarre.
Mi hanno portato ad un picco di intolleranza nel sangue, come una reazione avversa, in pochi minuti (minuti, non secondi: io, a digerirli, ci ho provato).

Non tollero le persone adulte, e pure intelligenti, che si comportano come ragazzini – e, peggio, bulletti.
Non tollero i negazionismi, specialmente quando si fregiano del titolo abusivo e discutibile di “scientificamente avvalorati”.
Niente di personale, ma a questo giro passo la mano.

15 pensieri riguardo “Intolleranze

    1. Mi spiace perché in entrambi i casi non si tratta di “brutte persone”, ma di “brutti momenti di persone a posto”. Anzi, nel secondo caso il problema stava non in quanto scritto dalla blogger, ma in parte del testo riportato da un saggio.
      Ma d’altronde… fatti tutti gli sforzi possibili, non sempre è giusto farsi andare bene ciò che ci infastidisce.

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      1. Direi che a volte prendere una decisione è necessario. A me è capitata un’esperienza un po’ diversa, ma dall’esito simile, con un ex compagno di classe che ai tempi in cui lo “conoscevo” sembrava una persona “tranquilla”. Anni dopo, non ricordo in che contesto, siamo entrati in contatto tramite Facebook. Ha iniziato a postare commenti talmente razzisti che se inizialmente avevo un po’ sorvolato pensando a chiacchiere da bar senza particolare seguito, poi sono diventate sempre più pesanti e impossibili da reggere. Alla fine ho bloccato il contatto. Non concepivo l’idea di essere tra i suoi contatti. Qui si diventa anche “follower” quindi forse ha ancora più senso scegliere con maggiore cura chi seguire. Io sono dell’idea che bisogna conoscere anche le opinioni distanti dalle nostre, ma dei limiti è giusto vengano valutati. Sono certa che avrai fatto più di una riflessione prima di decidere.

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        1. Sì. Capita persino, nonostante gli anni di frequentazione e la grande stima che – per il resto – si ha di certe persone, che venga allo scoperto un inciampo insormontabile. Lo so…
          … comunque, si va avanti. Si trattiene il buono che c’è o c’è stato e si lascia andare.
          La diffidenza, però, il timore che accada di nuovo; quelli mi rimangono.

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  1. Intolleranza non è forse eccessivo?
    Anche io, è un esempio, ero iscritto al tuo blog, mi sono poi disiscritto. Mancanza d’interesse per certi temi la mia, non intolleranza.
    Ogni tanto vengo a sbirciare, la linea dei post e dei commenti è più o meno la stessa; più “più” che “meno”.
    Mi disinteresso, punto. Se torno è perché a volte trovo delle “chicche” -eufemismo- nei commenti che saziano il mio umorismo, che cammina di pari passo con la curiosità intellettuale.
    (Cmq Il titolo “intolleranze” su sfondo nero, fa un po’ “fascista”… 🙂

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    1. La mia nei confronti di quel post e di quel blog, però, non è mancanza di interesse – al contrario.
      È un po’ più che fastidio, e intolleranza mi pare adatto . perché non lo intendo nell’accezione comune (sociologica) ma in quella medica: intolleranza è pur sempre meno che allergia 😉

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    2. P.s.: non ti chiederò di ciò che solletica il tuo umorismo, probabilmente io lo troverei molto serio.
      Al contrario, pur non essendo né considerandomi fascista, non mi disturba passare per tale.

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      1. Sinceramente invece a me fa piacere dirtelo. Stuzzica il mio umorismo il modo “semplicistico” -grosso eufemismo anche questo, non mi interessa suscitare “fiamme” da blog quindi non uso il termine che ho in mente- in cui sul tuo blog si parla di “fascismo” (ce ne sono abbastanza di post e commenti).
        Magari a te non disturba, ma ci stanno tante “anime belle” in giro per il mondo e per i blog…
        Buona giornata.

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        1. Onestamente non vedo cosa ci sia di semplicistico nel modo in cui si parla (e soprattutto parlo io) di fascismo qui.
          È vero il contrario, piuttosto. Io di interlocutori seri sull’argomento ne trovo ben pochi, specie per un approfondimento e una discussione a tutto campo, non preconfezionata.
          Ma non è un caso se non ci frequentiamo reciprocamente.

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