Andare

Pubblicato il da Celia

Mi mancava davvero la mia zietta lodigiana, e mi mancava guidare l’auto per un lungo tratto senza impedimenti, senza soste, con la musica nelle orecchie che mi aiuta ad innestare un bel flow: oggi ho persino tralasciato di leggere la segnaletica, cosa che faccio costantemente anche se questo percorso lo conosco a memoria.
Ho riscoperto alcune storiche canzoni italiane a cui non avevo mai accordato attenzione per intero all’andata, e intonato pezzi jazz familiari sotto la pioggia al ritorno, di quelli che sprigionano un bel tepore.
Ho accolto la stanchezza benefica ed espanso la cassa toracica con ciò che contiene, il cuore, facendomi per un momento pernice di montagna.
Avevo bisogno di questo andare.

22 pensieri riguardo “Andare”

    1. Di solito faccio tragitti più brevi, ma avevo l’abitudine prima del Covid di andare da questi miei parenti una volta ogni tre, quattro settimane.
      Sono solo 75 chilometri, ma molto distensivi.

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        1. La Polo ringrazia per la premura, ma dice che sta più che bene 😉
          Ha appena toccato i 179.000 km e si sente una ragazzina ❤
          Non mi dispiacerebbe fare semplicemente un giro, fare sosta vicino all'Adda o dove ci pare e tornare.

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    3. Guidare mi manca quasi più di camminare…
      Mi piaceva guidare anche per lungo tempo, magari per lunghi tratti con mio marito e mia figlia che dormivano. Sottovoce musica di Fabio Concato, Crosby Stills Nash &Young, Police… Bella, la vita! 💛

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      2. Ogni tanto penso a rimettere la radio in auto – ora guido con le cuffie: so che non si dovrebbe, ma ci sto attenta.
        Ovviamente con l’attacco per l’usb, da cui poter estrarre in maniera libera e secondo il mood del momento qualsiasi canzone mi aggradi 🙂

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