Le altre cosette – oltre ai sondaggi che sono la principale – che sto facendo per raggranellare qualcosa con cui rimpinguare la pensione sono:
a) la richiesta di omaggi;
b) la rivendita di oggetti;
c) la sponsorizzazione di prodotti;
d) l’iscrizione a panel di monitoraggio internet;
e) l’iscrizione a panel di monitoraggio della spesa.
Ora ve ne parlo brevemente.
La rivendita di oggetti
Innanzitutto una precisazione: qui parlo di “rivendita” e non di “vendita”, ossia, mi riferisco non agli oggetti che già possedete e sono vostri (dai quali comunque dopo un decluttering potreste trarre un compenso, per quanto limitato) ma piuttosto ad oggetti ricevuti da terzi e rimessi in circolo.
Vale a dire:
— attraverso i gruppi “Te lo regalo se te lo vieni a prendere (nome città)” su Facebook;
— attraverso le richieste di omaggi alle aziende.
Sì, richiedo gli omaggi quasi sempre per rivenderli (e questo non è un problema), ma anche gli oggetti per i quali mi metto in coda nei gruppi li punto quasi esclusivamente a questo scopo. E questo sicuramente farà / farebbe inalberare molte persone, ma non me ne curo. Specifico soltanto che molto dipende dall’oggetto: se si tratta di qualcosa di emotivamente carico, di un ricordo, di un qualcosa che per espressa richiesta del donatore (o intuibilmente) non va venduta ma utilizzata, e magari in un modo preciso; allora non sono né cinica né avida e lascio stare.
Tralasciando però le contropartite in denaro, una – appena discreta – modalità per usufruire dei prodotti desiderati e/o necessari gratuitamente è appunto questa: la
Richiesta di omaggi
Pensate a un prodotto qualsiasi che vi piace, ma in formato mini: potete sicuramente richiederlo (direttamente all’azienda produttrice o attraverso un form apposito) e riceverlo a casa. Pasticcini, profumini, detersivi e adesivi, cosmetici e sanitari, riviste… questi sono solo alcuni esempi di oggetti da me richiesti negli ultimi quattro mesi.
Prevalentemente seguendo le indicazioni di gruppi Facebook / pagine dedicate quali:
>> ScontOmaggio: Uniti nel Risparmio
>> OmaggioMania: richiedi omaggi, diventa tester, vinci, risparmia
>> SuperCampione: campioni omaggio e coupon

Indubbiamente, se una persona volesse provare un prodotto per toccare con mano quel che vale prima di acquistare un formato normale, spendendo magari parecchio; il sistema dei campioncini l’aiuterebbe.
Il problema sta tutto in questo termine che m’è uscito dalla tastiera spontaneamente e dice molto: “sistema”. Chi frequenta questi gruppi o siti raramente lo fa in modo occasionale, o cercando qualcosa di preciso sia pur con cadenza regolare. In queste pagine, semplicemente, si fa incetta costante di ogni singolo campione disponibile. Ci si iscrive ad ogni concorso. Si tenta la qualunque – sempre.
Ne vale la pena? No. Dopo un trimestre di prova, che del resto è il minimo per sperare di ricevere almeno alcuni degli oggetti richiesti (a me poi è andata bene, ad altri le consegne arrivano col contagocce o non esistono proprio, complici postini infingardi), sto selezionando moltissimo e cancellandomi via via dalla gran parte dei gruppi e delle newsletter – a proposito: se la questione dei dati personali vi preoccupa, ne ho parlato qui.
Togliamo subito dal tavolo i campioncini di profumo: ho voluto ordinarne alcuni lo stesso, perché non ero del tutto certa che sarebbero stati i classici cilindretti da 0,5-1 ml., ma lo sono. Non è davvero il caso: per un oggettino simile, qualcuno mi ha spedito una busta con pluriball dalla Francia. Se proprio non ne potete fare a meno, ed avete un minimo di senso del risparmio e dell’ambiente, ve lo cercate nel più vicino negozio o profumeria.
Per il resto, devo ancora verificare se altri campioni sono vendibili (a volte sì, a volte no, specie se recano impressa la dicitura che lo vieta). Forse ce la faccio con la roba della Tena (dei salvaslip confezionati singolarmente ed una mutanda assorbente). Ma, seriamente, il gioco non vale la candela ed anzi mi vergogno un po’ di essere arrivata sin qui: il guadagno, se ci sarà, risulterà infinitamente inferiore all’insieme di svantaggi; in termini di tempo impiegato, quantità di prodotto ottenuta e danni all’ambiente oltre che di impronta psicologica consumistica in senso lato, priva di criterio.
Lo stesso discorso vale per i concorsi a premi, che di garantito non hanno nulla e, col poco sforzo di un vincente ogni milionata di partecipanti, fidelizzano in un colpo solo centinaia di clienti. Si chiama pesca a strascico…
… se invece vi interessa un’altra, impegnativa ma efficace (a patto di considerarla un lavoro) branca della “materia”, potete visitare gruppi come il già citato ScontOmaggio oppure Vita da Couponista; che si rifanno alle abitudini d’oltreoceano di risparmiare con metodo grazie agli “spendi e riprendi”, ai buoni sconto, alle promozioni ed alla combo delle tre cose – così come, per darvi un’idea, accade in Pazzi per la spesa, reality in onda tempo fa su Real Time.

Io segnalo, perché si tratta di un’opportunità potenzialmente utile, ma da sfruttare cum grano salis e solo nel caso succitato di una prova prima dell’acquisto.
Raccomando invece di cercare d’ottenere i vari prodotti candidandovi come tester.
La sponsorizzazione di prodotti
Avete mai incrociato, sui social o anche nei blog dedicati ad un tema specifico (specialmente alla cura della persona), qualcuno che vi raccontava per filo e per segno le qualità e i difetti di un certo prodotto che stava testando?
O avete mai visto foto di persone qualsiasi, non certo influencer, che sulle loro pagine anche modeste pubblicavano foto come questa?
Con buona probabilità si trattava di qualcuno che aveva ricevuto, come me nel caso dei prodotti Henkel per la lavatrice, una fornitura gratuita in qualità di tester (o ambassador, che è la stessa cosa). Cioè di consumatore-sponsor, una persona che viene scelta per mettere alla prova un determinato prodotto (nuovo, ancora da immettere sul mercato, ma non solo) e si impegna a condividere la sua esperienza, le sue impressioni in proposito pubblicamente – sul sito del produttore e/o del mediatore (l’azienda che raccoglie candidature per i test e si occupa solo di quello), sui propri social, ecc.
Per esempio, dopo aver vinto la mia prima partecipazione (e vi assicuro che succede, non è un miraggio) io ho ricevuto tramite corriere un pacco con:

E come potete vedere dalle quantità, parliamo non di campioncini ma di confezioni regolari, acquistabili non a poco (cfr. sotto), le stesse che trovereste al supermercato o in farmacia.
Ma non è stata l’unica volta. Nel corso dell’ultimo mese, ho partecipato, vinto e ricevuto anche un prodotto per la casa in fase di approvazione per il mercato (non posso dire quale e come sia: solo che in un sondaggio su Toluna mi è stato chiesto se mi sarebbe piaciuto provarlo. Ho cliccato Sì, lasciato l’indirizzo e mi è stato recapitato, pure rapidamente. L’unico obbligo? Rispondere ad un secondo sondaggio, che per altro mi ha dato parecchi punti, nel quale render conto di come mi ci sono trovata).
E infine, un flacone da 30 ml. di siero antimacchie illuminante VinoPerfect di Caudalie (per inciso, nell’azione del siero ci spero proprio… ormai ho una faccia che pare la superfice lunare -.-).
(Sono anche in attesa di un pacco da Byogenia, nonché del profumo Sì di Armani: ebbene Sì, ho vinto pure quel test!). — edit: sono arrivati!

Ecco i link per registrarvi ai siti che ho chiamato – non sapendo in che altro modo farlo – “mediatori”, quelli cioè dai quali potrete direttamente compilare un breve profilo e candidarvi a tutte le campagne di testing disponibili:
>> DonnaD, Amica Fidata
>> Trnd
>> The Insiders
>> Kuvut
>> Sezione “Provato da voi” di AlFemminile
>> I Test Collaborativi di Altroconsumo
>> Philips Product Tester
Vi segnalo anche, per chi fosse interessato ai cosmetici e desiderasse un approccio più easy, l’app (scaricabile con Google Play o App Store) Powderly: una volta compilati i mini questionari su di sè (capelli, viso, corpo, trattamenti usati…) non dovrete far altro che iscrivervi ai cosiddetti “Sample Game”: nonostante il nome, non ci sono giochini da superare, basta scorrere il post dedicato al prodotto da testare di turno, cliccare su “Aderisci” ed è fatta.
Non resta che aspettare il responso.
Come me, che giusto stamane mi sono candidata nientemeno che per lo stesso siero antimacche appena ricevuto di Caudalie: se la imbroccassi, e per età e condizioni della pelle sono decisamente papabile, avrei una fornitura di scorta del prodotto… yeah! – edit: non ci posso quasi credere, ma giuro che è vero: ho vinto anche questo, e sono in attesa del corriere!

Alla prossima “puntata”, con le ultime voci del mio piccolo elenco di opportunità per guadagnare / risparmiare 😉
È molto impegnativo star dietro a tutto! Quasi un lavoro. Ma quanto tempo ti impegna?
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quasi, sì; anche se il segreto è sfruttare i tempi liberi tra un sondaggio e l’altro, un’iscrizione e l’altra, un contenuto ed un altro…
… grossomodo, anche se non è facile calcolare quanti minuti si passano realmente sul sito e quanti sono di intermezzo in altre faccende, butterei lì un 3/4 ore al giorno.
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Come pensavo, un bell’impegno! Divertente, in un certo senso, ma anche in questo per raggiungere dei risultati bisogna applicarsi. Ma anche le aziende di vino mandano gli assaggi? Lo chiedo per un amico. 🍾
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Ahah, ma sai che sì, lo fanno? 😉
La prima che mi viene in mente è la Giordani Vini… ma non so dirti se ne valga la pena.
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Noooo… mia madre era una fan dei vini Giordano, che gli avevano regalato il tablet per collegarsi a Facebook… per mio padre era troppo, lui preferiva la damigianetta. Hanno anche qualcosa di buono, ma per la maggior parte… meglio soorassedere
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Capisco 😀 E’ bene avere contatti esperti, in queste cose 😉
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Tu sei assolutamente PRO 🙂
GRAZIE per le dritte
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Credimi, solo pochi anni fa mi sarei sentita perduta…! 😉 Ma quando una cosa funziona ci prendi gusto 😀
Grazie a te, e se otterrai qualcosa facci sapere. Tifo per te ❤
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Grazie!!
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A questo punto, sono curiosissima di sapere se Vinoperfect su di te ha fatto effetto. Nel mio caso, manco per niente. 🙂 Diciamo che sono in condizione di “luna resistentissima”. XD Ben poco ormai fa effetto sui miei cromatismi.
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Arrrr! Speriamo bene… ti farò sapere senz’altro, oggi è il terzo giorno che lo uso (insieme alla crema solare La Roche con FP50+).
Tu per quanto ci hai provato?
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Poco, un mese, effetto zero. Con altre creme inizi a vedere un po’ di decolorazione anche dopo una quindicina di giorni.
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Uh-uh.
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Ciao Celia!
Grazie per il tuo post!
Buona serata! 🌷
Vicky
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A te, Vicky 🙂
Buona domenica ❤
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