Tempeste emotive

Sono state giornate pesanti: caldo terribile e conseguenti problemi fisici, conflitti sui social e pensieri, ricordi dolorosi.
Ho parlato col mio promesso, che mi sa consolare e la cui voce è un balsamo.
Poi ha piovuto, in un modo violento che non promette nulla di buono per il clima e tuttavia spettacolare, bello, rinfrancante oltre che rinfrescante.
Seguono: arcobaleno e pipistrelli svolazzanti nella sera, che io amo e mi commuovono sempre, e squittiscono infanzia a pieni polmoni. E ancora: l’acqua che canta nel fosso, i grilli che punteggiano il silenzio della notte.
Le bestiole non hanno fatto una piega, io temevo si spaventassero ma la sola reazione è stata: e ‘stigrancazzi. Per assicurarmi che sapessero a chi rivolgersi, ho comunque offerto loro un’uvetta a testa. L’ hanno presa dalla mia mano, e Freya per la prima volta, surclassando la sorella, mi ha leccata.
Ho il cuore in tilt.
E siccome son cattolica e dunque non superstiziosa, posso dirlo: sono fortunata. E felice.

7 pensieri riguardo “Tempeste emotive

    1. Purtroppo l’essere umano sta anche lì, ed io un’insana – ne convengo – (com)passione per queste creature tutte storte…
      … ho tentato di caricare qui un video delle loro coccole, ma non so se non posso o non ho capito io come si fa.
      Metto perciò il link al relativo post sul mio profilo Facebook:

      https://www.facebook.com/100058597260320/posts/257675522862355/

      Ieri, nel tardo pomeriggio, la #Terra si è infuriata e dopo giorni di caldo osceno (a causa del quale ho persino meditato di trasferire armi bagagli e niglie in garage), s’è scatenata una delle sempre più frequenti tempeste del secolo…
      … e allora corri a chiudere le finestre, cerca di non farti portar via dal vento impazzito, recupera piantine panni stesi e oggetti vorticanti nel ciclone dal balcone.
      Col ❤️ in gola, agitata dall’improvviso e rapidissimo trambusto esterno e terrorizzata di trovarle già stecchite per lo spavento-da-fulmine vado a controllare #Freya e #Ostara, che…
      … se ne stavano bellamente spaparanzate sul letto a oziare.
      Non l’ho vista bene, ma mi pare che al mio ingresso Freya si sia nascosta sotto il seder- ehm, il pon pon una bottiglia di birra e le carte francesi 🤔
      Della serie “la vastità del ciecotrofo che me ne frega, del tornado”.
      Se vi piacciono gli sport estremi, consiglio questa coppia di teppiste, note anche come Sorelle Materassi.
      Adottatele, prima che reinstaurino il regno di #ReDesiderio su tutta la contrada #bresciana e riconvertitano l’intero settore industriale a produzione di fieno.

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        1. Posto che a lavorare ci ho definitivamente rinunciato, e quindi ho una (grossa) incombenza in meno, tenere con me un animale (seppure a medio mantenimento come un coniglio… medio finché è sano, sennò altissimo) rappresenta un impegno fisso non gravoso, ma abbastanza tosto.
          Per ora va benissimo, me la cavo perché è un buon periodo (e tra poche settimane non sarò più nemmeno sola, torna qui il mio compagno), ma sul lungo termine potrei ritrovarmi da un giorno all’altro a non riuscire più a gestirlo. E gestirmi.
          Ho approfittato della necessità dell’associazione Il rifugio di Leo di uno stallo temporaneo per capire come mi trovo, e… mi trovo benissimo, lo adoro e LE adoro, ma no.
          Le terrò con noi il più possibile e molto volentieri, sperando ricevano le attenzioni che meritano anche da parte di altri… e vengano adottate… ma non posso garantir loro una continuità.
          Intanto, comunque, ci godiamo il tempo insieme ❤

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