Un ricordo ed un invito

A L.

Ricordo molto bene quando ti entusiasmasti per l’annuncio di Berlusconi, il quale sosteneva senza pudore che avrebbe sconfitto il cancro entro un brevissimo tempo.
Nonostante la tua pessima esperienza con la classe medica, la tua pesante storia personale, la tua intelligenza brillante; l’elemento politico (di schieramento se non di appartenenza, di preferenza per qualunque cosa non fosse “comunista”) prevaleva.
Non importava quanto idiota ed offensiva fosse una dichiarazione simile per chi, come te, contro il cancro aveva lottato ed almeno temporaneamente vinto, ma continuava a subire gli insulti di quell’ombra nel cuore e nel corpo e di un’assistenza carente ridicola vergognosa; quest’ultima ridotta male anche a causa del liberismo forsennato col quale proprio Berlusconi, che tu ti premuravi di difendere, ha avvelenato l’Italia.
Non importava, perché il pregiudizio politico, da che ti ho conosciuta, ti ha sempre offuscata in emotività e raziocinio parimenti…

Per questo non mi stupisce sapere che ti sei vaccinata.
No, non le ascolto le spiegazioni su nipoti, paura della malattia e lavoro, in quest’ordine. Non ne hai messa alcuna sul tuo profilo com’è tuo costume, ma le immagino, le conosco.
Leggo il tuo timore, ma annuso anche, al netto di testarde ma deboli critiche e di rancori diretti a bersagli probabilmente sbagliati, il tuo schierarti, di nuovo, con gli oppressori che ti ammanniscono la storiella giusta: quella che ti fa sentire meno esposta alle intemperie della vita, che ti suona confortevole, tranquillizzante, protettiva.
Meglio il carcere che si conosce della libertà, e salute, che richiedono sforzo e cambiamento; del resto. Tu, certo con ragione ma con altrettanta vigliaccheria, alla tua libertà (per non dire della felicità) hai rinunciato da molto tempo. Lo so, lo capisco come forse nessuno ha fatto e come tu stessa hai riconosciuto più volte: il tuo benessere passa per l’evitamento di molti dolori, fatiche, complicazioni. Ma non scordare che passa anche, ti piaccia o no, dall’onestà verso te stessa.
Non raccontarti che è un bene ciò che hai attorno, che ci stanno facendo – e che stanno facendo anche a te vaccinata: spero non arriverai mai a subirne le conseguenze peggiori. Non farlo, perché conserveresti il tuo benessere relativo ma uccidendo la persona viva e vera che sei.

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