Rifiuti

Per il sociologo Federico Butera, puntare sul riciclo implica, nel corrente modello, che più roba da riciclare c’è, meglio è. Ma riciclare costa energia e materia, quindi non è privo di impatto ambientale. Puntare sul riciclo è come se in una città in cui è altissimo il numero di feriti per incidenti stradali si reagisse aumentando i posti letto negli ospedali invece di mettere semafori e dissuasori.
[…] Definire il riciclo come un pilastro dell’economia circolare è in linea con un’affermazione, contenuta in un avviso a pagamento sui principali quotidiani, da parte delle associazioni dei produttori di oggetti di plastica monouso, pubblicata nei giorni in cui si ventilava una plastic tax. C’era scritto: “I rifiuti costituiscono un’enorme riserva di risorse che, se opportunamente gestita e valorizzata, può garantire un approvvigionamento sostenibile e continuo negli anni di materiali ed energia”. Cioè, più rifiuti si producono, meglio è per l’ambiente e la società. Tali rifiuti vanno prodotti con continuità sennò l’approvvigionamento sostenibile si interrompe. questo è piuttosto un greenwash new deal.
Invece, il pilastro dell’economia circolare dovrebbe essere condensato nel motto: il prodotto più sostenibile che ci sia è quello che non si produce, perché non è necessario.

4 pensieri riguardo “Rifiuti

  1. Ineccepibile. In seconda battuta, io direi che (in coerenza, mi pare, col tuo pensiero) il prodotto preferibile è quello che, per qualità complessiva, garantisce una minore obsolescenza. Come dicevano i nostri vecchi: compra scarpe buone, che, anche se costano il doppio, durano il quintuplo.

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