Un primo riepilogo

Sono già arrivata alle quattro settimane di lavoro – incredibile che sian volate, dipende essenzialmente dal fatto che mi sto trovando a mio agio.
Di scriverne, anzi di scrivere qualsiasi cosa, proprio non se n’è parlato: dopo undici, a volte dodici ore di attività dall’alzata al momento in cui posso davvero posare le chiappe di tempo e di voglia per raccontare, che sia sul blog in un vocale o altro, ne rimane pochissima.
Ma adesso sono in ferie (essì, ho già preso le prime ferie, e per altro tutti son contenti perché quelle che ho messo giù per quest’anno son tutte in periodi meno ambiti), sono scesa a Roma dal mio bello (col porcello) e mi sto rilassando, soprattutto ho qualche ora da impiegare come voglio e non solo a rincorrere le cose da fare, imminenti o del giorno dopo.
Oltre a disfare e rifare lo zaino, riordinare gli appunti ed aggiornare l’agenda, scaldare pasti già pronti ed ovviamente sciropparmi il tampone (ancora per poco se tutto fila liscio), infatti, non riesco: si fan presto le 20.00, a quel punto l’abitudine è di infilarmi a letto, leggere un’ora – due se se mi sento in forma – e dormire fino alle 6.00.
Cucinare? Lavare i piatti? Pulire casa? Non ho più fatto nulla, soltanto la lavatrice settimanale. Mi lavo una volta la settimana, un’immersione che nemmeno nelle lavanderie industriali, i denti giorno sì giorno no, secondo quanto presto riesco a prepararmi, quanto sono fisicamente stanca e se ho bisogno di dare libero corso alla mia fame nervosa (da carico di impegni, solitudine) o meno. Per fare qualche esempio.
Ciononostante sto in piedi, persino in equilibrio.
Mi godo il momento e procedo senza intoppi rilevanti.

Dopo le prime tre settimane di prova in portineria (ambiente e situazione in cui mi trovo nel mio elemento e che, già durante il primo colloquio con la responsabile, ho identificato come ideale), ho fatto tre giorni in un ufficio.
Immaginavo l’esito, anche se mi figuravo di andare avanti di più, almeno per le due settimane previste: invece no, nein, niet. Mi spiace per la collega che ha una mole di lavoro enorme da smazzarsi da sola, e mi spiace per me non affiancarla ‘ché è una persona gradevole ecc., ma quel preciso tipo di mansioni (che prevedono molte variazioni e variabili da tenere a mente, un consistente intreccio di dati e minuzie, molto dispendio di attenzione e memoria e poco di meccanico e routinario) rappresenta l’esatto opposto di ciò che posso serenamente gestire.
Il risultato di questi due giorni è stato: pianto tensivo, schiena completamente contratta tanto da non avvertirla neppure sinché non mi sono partite delle fitte dolorose dalle reni, brain fog e financo un vuoto mentale vicino alla catatonia (uno stato che vorrei definire meglio, ma non ora).
Non è finita, perché a breve, verso maggio, un’ulteriore prova in un diverso ufficio mi aspetta – col conforto di sapere che, dovessi trovarmi nuovamente sotto stress o comunque ritenere che preferisco la portineria, ci potrò tornare senza problemi; cosa quanto mai prevedibile. La responsabile sostiene che in quest’altra situazione il lavoro sia più schematico e di routine, e non ho motivo di non crederle; sennonché le persone con funzioni esecutive normali hanno com’è ovvio riscontri, percezioni ed un senso delle misure del mondo circostante differenti dai miei.
Già trovare chi ti lascia la libertà di scegliere dove essere impiegata, nonostante ti vorrebbe vedere in una posizione più “alta” e su compiti complessi e non lo nasconda, è una manna, ha anche ammesso che ‘io mi conosco’ (meglio di quanto possa conoscermi chiunque altro, N.d.A.); perciò le perdonerò (se non insisterà troppo su questo tasto!) affermazioni risibili quali: ‘Tu in quel ruolo sei sprecata’ & soprattutto ‘Tu ti sottovaluti’.

Tutto questo solo per dare un quadro generale di quanto sta accadendo.
I dettagli più succosi, le piccole storie quotidiane – cioè il meglio – in un altro momento.

6 pensieri riguardo “Un primo riepilogo

    1. Essì, ad un mese ESATTO dall’inizio! 😉
      In teoria sì, ma ci pensa già la collega… io mi limito a memorizzare cosa dire agli utenti e dove spedirli, per il resto sto incredibilmente riuscendo a non farmi coinvolgere in chiacchiere…

      Piace a 1 persona

  1. Ciao, sono completamente off-topic, ma arrivo qua seguendo l’immagine del tuo “avatar”, che è deliziosa. Lo so, non c’entra niente, ma devo farti i complimenti per averla scelta: è meglio (molto meglio) dell’ originale !
    Un saluto,
    Albert1 (2010fugadapolis)

    Piace a 1 persona

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