Marcio

Vorrei non farlo.
Per non alimentare la diffusione di questo schifo e per non avvelenarmi.
Purtroppo, però, il veleno è già in circolo.
E per non soffrirne l’effetto più dell’inevitabile devo tagliarmi, succhiare e sputare.

Ho scoperto chi sono i cosiddetti incel.
Un termine che non avevo mai sentito prima di alcuni mesi fa, e che scopro invece esistere da qualche anno. Avevo letto dei commenti al riguardo, dai quali però non avevo capito un accidente.
Ora ho capito.
Chi sono i “celibi involontari”, e – affine anche se non sovrapponibile – cos’è il movimento mgtow, men going their own way, ossia “uomini che vanno per la loro strada”.

Sono marciume.
Ecco cosa sono: chiaro e semplice.
Un simile livello di negazione e ribaltamento della realtà, di odio artefatto, una tale voraginosa carenza di lucidità, logica e cultura la si riscontra soltanto nei complottisti più indefessi.
Fossero paranoici patologici, malati di mente in senso squisitamente clinico; sarebbero nocivi ma non pericolosi. Per disgrazia, invece, non di malattia mentale si tratta ma di mera, orribile, vischiosa stupidità mescolata ed agitata con una profonda cattiveria.

L’ultimo caso in cui mi sono imbattuta, che riporto spezzando a metà il link di modo da non lasciare un trackback:
[ https:// + mgtowitalia + .wordpress + .com + /2020/07/31/matrimonio-e-amore/ ],
raffigura la donna come incapace di amore ma solo di interesse utilitaristico, e addita il matrimonio come strumento di sottomissione… maschile.
Chi sa che sono da sempre avversa allo strapotere della controparte femminile nei processi di divorzio, e che soffro per la misandria che si manifesta, in particolare, nei casi di alienazione parentale agita dalle madri; capirà quanto più forte mi colpisce questo snaturare, amplificare, distorcere fatti mixandoli con l’inesistente.
Si chiama vittimismo.
Si chiamano cani rabbiosi.
Sono il prodotto di una democrazia malata.

14 pensieri riguardo “Marcio

  1. “Incel”: li ho incrociati in un articolo di Abbatto i muri a cui ho dato un occhio veloce. Anche se a dire il vero in quello specifico articolo mi sembrava che si esagerasse un po’ nel voler creare un’apposita categoria per questi tipi partendo dal presupposto che fossero “celibi”; eh, sì, perché sono sicuro che esistano tanti pseudo uomini che la pensano nello stesso identico modo che però sono sposati.
    Per me si tratta solo di fascisti, nazisti, chiamali come vuoi, mascherati da persone normali che si fanno forti di tutti quei diritti che a individui come questi non dovrebbero mai essere riconosciuti, tipo il diritto di dire cazzate così enormi e far del male con i propri comportamenti.
    C’è un racconto di Nemesis che mi viene in mente in cui lui potrebbe passare forse per incel. Ovviamente non te lo farò leggere. In ogni caso è un racconto nato per portare alla luce proprio dei ragionamenti chiaramente esasperati, malati.

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    1. Non so se l’articolo di cui parli sia lo stesso che linko io (non credo). Prova a controllare, e, se ti va, a leggerlo per intero: da questo (ma anche dai blog e dai profili degli incel o mgtow stessi, che sono saturi di questa visione delle cose per altro molto “classificatoria” oltre che schematizzata), si capisce bene come questo non sia un termine per indicare persone sparse che sentono di avere meno opportunità (magari fosse: ci si potrebbe allora fare insieme un discorso di “cambiamento” dei canoni, delle richieste della società, dei modelli uniformanti…).
      Sono, invece, una vera e propria comunità con segni di riconoscimento e terminologia propria. Certo, un uomo sposato può avere la stessa impronta misogina (e infatti gli mgtow sono spesso uomini separati o divorziati che vogliono mettere in guardia i loro discepoli dal compiere lo stesso passo falso…), ma per quanto riguarda gli incel non sono celibi casualmente, è proprio il loro tratto costitutivo che viene attribuito a un sistema oppressivo femminile radicato. E consapevole -.-

      Per una volta non ridimensionerò il tuo uso di “fascisti”, perché pare che questi movimenti siano (è facile intuirlo) vicini e affini alla cosiddetta alt(ernative)-right, ossia quella che in America corrisponde, per quanto possibile il paragone, ai nostri neofascismi – o comunque a un’idea di destra non istituzionale, giovanile e movimentista, appunto.

      (No, fai bene. Le cose su Nemesis una volta ogni tanto le leggo anche, ma la mia fase nichilista graziaddio è trascorsa da un bel po’. La “pillola nera” se la piglino altri, se proprio non mi riesce di buttargliela nel cesso prima – cfr. dizionario incel.
      E poi, anche se so che sono rappresentazioni e non sono te, sai che molti tuoi racconti li digerisco male).

      Comunque, a proposito di femminismo (torniamo dall’altra parte della barricata), non credere che sia “oltranzista”.
      questo di cui ho accennato (e che non voglio neppure toccare più) è un fenomeno davvero brutto, in ogni senso possibile.
      Ma non è che adesso vedo spauracchi in ogni dove, o fiuto maschilismo dove non c’è. A dir la verità seguo la tag “femminismo” su WordPress, e alcuni blog li leggo più di altri, ma per esempio Abbatto i Muri è già troppo per i miei gusti 😉
      E come sai le etichette, anche quelle più adatte a me, nella quasi totalità dei casi mi vanno strette.

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      1. No, l’articolo che recentemente mi era saltato agli occhi non credo fosse questo che linki tu.
        Sai, io, da anarchico, vedo le cose molto più semplificate. Questi non sono altro che una ennesima propagazione di nazisti (per nazista non intendo solo uno legato con movimenti di estrema destra, ma proprio un modo di essere, “pensare”, rapportarsi col mondo e il potere) che ormai non solo non si vergognano più di esistere ma passano al contrattacco, spalleggiandosi l’un l’altro e creando qualcosa di molto più grande e pericoloso. E questa feccia non si raddrizza. Al massimo ne recuperi uno su 20, ma solo se li isoli dal contesto mentecatto in cui si crogiolano…

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        1. Eh. Che la si prenda alla rozza o si guardino i dettagli, sempre schifo fa.
          Per alleggerire un po’, sappi che tra un attimo ti invierò una mail. E conterrà anche un breve aneddoto su un filo-nazista nostrano…

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        2. Okay…
          Ho provato a dare un occhio anche al link che hai spezzettato. Quello è davvero insostenibile. Marcio è un termine giusto. Guasto sarebbe ancora meglio (anche se sono sinonimi perfetti). Si parte da assunti falsi, tesi false e si montano su interi teoremi che sono puri e semplici deliri. Questi sono tutti potenziali serial killer. E ce lo stanno praticamente dicendo. Vanno fermati molto prima che si inneschino. Sono bambini malati, non amati dai genitori, o amati malamente, che sono cresciuti storti e non si possono più raddrizzare. Sono l’orrore lovecraftiano fatto persona. Sono quelli che neppure se gli spieghi le cose ricominciando dal basso possono capire, o guarire, o chiedere perdono. Spero che mio fratello non diventi mai così.

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        3. Se ti somiglia anche solo un po’, come bontà di carattere, no, non lo diventerà.
          E poi lui è p. sul serio, mica perché ha adottato un sistema di pensiero comodo, conveniente ed intellettualmente economico.
          Figuriamoci 😘

          Purtroppo ‘sta gente – non gli autori dei post in particolare, ma gli incel – hanno già cominiciato a uccidere.
          Poi, guarda, magari per alcuni è vero che sono stati anche bambini non amati. Ma se pure fosse lo considero un fattore di “comorbidità”, qualcosa che peggiora lo stato di cose ma non basta a crearlo.
          Certe schifezze sono, putroppo, frutto di una mentalità di merda in libera uscita e rafforzata dal consenso sociale, senza nemmeno l’argine di una cultura, non libresca, che mitighi le sparate più assurde.
          Altrimenti – pur con tutte le puntualizzazioni che si possono fare – proprio come accade coi nazisti facilmente invece di studiarne la psicologia per capire, finiremmo per giustificare qualunque orrore perché erano “malati”.

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        4. Credo che si potesse dire che un tempo io e mio fratello, da piccoli, in certe cose, ci somigliassimo (o comunque fossimo sulla stessa barca). Almeno così pareva. Ma a ben vedere non era per niente così. Anzi posso dire che siamo nati diversi. Siamo diversi fin da piccoli. Posso solo sperare che un giorno non diventi troppo intrattabile anche solo per parlarci, ma chissà…

          Io ‘sti in-cel non li giustifico in nessun caso, perché chi sbaglia deve sempre pagare in base a quello che fa e sostiene, indipendentemente dal proprio background più o meno disagiato mentalmente ed emotivamente. Questi vanno tolti dalla società.

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        5. Sì, lo immaginavo – il mio naturalmente era un discorso generale.
          Tu non sei proprio il tipo che giustifica 😉
          Ma con il tempo sto scoprendo anche i tuoi lati più equilibrati, meno “spazziamoli via e basta” 🙂 E, sapendolo gestire, anche un “momento Hulk” ha i suoi vantaggi 😉

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