Ma dove vai?

Ma dove vai, bellezza in bicicletta? così di fretta pedalando con ardor…
Non so dire se l’uomo che, in bici, percorre la stradina di campagna dietro casa mia sia una bellezza, ma bellissimo è il dipinto che ne esce fuori: la figurina che avanza nell’alternanza di alberi, la luce spezzata e come in movimento, come in quel primo filmato ante-cinema che ritraeva un cavallo al trotto col fantino in groppa. Pare andare al ralenti, per giunta.
Come colonna sonora, il silenzio opposto dalla finestra chiusa.
Stiamo tutti pedalando da fermi, come sulla cyclette o come i criceti sulla ruota dentro la gabbia, e guarda te che bello: tizio se ne va in giro libero, su una bicicletta vera, all’aria aperta. Potremmo farlo anche noi: mascherina sul mento nel caso dietro la curva a gomito si nascondessero i caramba, capelli al vento e via.
Pedalare per pedalare, almeno andiamo da qualche parte.

15 pensieri riguardo “Ma dove vai?

        1. Ah, scusa! Pensavo ti riferissi ad una foto 😉
          (Per me è ancora mattina, e mi sono appena risvegliata da un incubo).
          Sì, i passanti danno sempre spettacolo ❤

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        2. Uh, ho sentito dire da qualcuno in tv che andare in bicicletta sarebbe vietato… non conosco la ratio, ma mi pare una cosa alquanto sciocca.

          L’incubo di certe conversazioni umanamente insostenibili con persone moleste.

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