Cose che avrei voluto fare per te

Cara Mamma,

perdonami per tutte le occasioni perse.
Sono felice di aver saputo recuperare in corsa un’occasione che poteva diventare anch’essa persa, e restarmi conficcata dentro come una spina ferendomi a ogni movimento: ricordi no?, quando nell’inverno 2018 eri ricoverata per gravi problemi respiratori. Ho temuto seriamente di perderti. E quanto mi sono mangiata le mani per non aver acconsentito subito alla tua proposta di farmi tagliare i capelli da te, anziché attendere la chiamata della scuola professionale.
Alla fine, abbiamo condiviso più di un taglio, fatto da te con meno esperienza ma tanto amore. E ho potuto dimostrarti d’essere orgogliosa di te; una cosa che avevo imparato solo in tempi recenti.
In altre cose invece avrei potuto mettere un pizzico di impegno e d’ingegno in più. Per esempio, se tu fossi ancora con me provvederei:

– a comprarti – perché di farlo io stessa a maglia non son capace, e l’ho chiesto ad altri ma il tempo passava… – un copri-naso di lana; che il napino l’avevi sempre gelato;

– a far sostituire le zanzariere rotte;

– a spazzare le scale condominiali al posto tuo, oltre al resto;

– a portarti ancora una volta sul lago d’Iseo a passeggiare e prendere il gelato;

– soprattutto, vorrei aiutarti ed esserti complice nel rubare una gallina da quel campo aperto contiguo al bar di T., dove ci fermavano sempre a metà strada per raggiungere Casale e la zia M.
La farei catturare a te, ‘ché io sono una frana; poi chiuderei il bagagliaio e la consegneremmo a B. che sa bene come occuparsene, sia da pennuta che da glabra…

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