In Francia un pamphlet intitolato
“Io, gli uomini, li detesto”
– autrice un’attivista femminista –
è finito al centro di una polemica politica:
un funzionario del ministero per le pari opportunità ha scritto alla casa editrice chiedendo di ritirare il volume dal catalogo
“per evitare una denuncia penale”,
in quanto “l’incitamento all’odio in virtù del sesso è un reato”. Il ministro competente (donna, per inciso), diretto superiore del funzionario, ha preso le distanze ma non ha condannato l’iniziativa, che tecnicamente dovrebbe rientrare nella sfera della tutela contro l’odio di genere.
Fonte: Guida alla Settimana, la newsletter settimanale di Evangelici.net
Paolo Jugovac (il curatore della newsletter) commenta un po’ più estesamente la vicenda e, soprattutto, le considerazioni avanzate in merito dal Corriere; consiglio dunque per chi volesse un parere alternativo al mio di riferirsi a quella.
Io mi limito ad una constatazione a monte di ogni possibile sviluppo della cosa: sia che il funzionario che ha denunciato il pamphlet (notoriamente, per altro, un genere letterario polemico e provocatorio) si sia basato sul mero titolo, sia che abbia invece letto davvero il testo, ebbene: non cambia nulla.
Detestare non equivale a odiare – cosa del resto legittima – né, tantomeno, a incitare all’odio: un atteggiamento che va ben oltre il sentimento e l’inclinazione individuale, e presuppone almeno una risposta attiva e concreta al proprio oggetto d’odio, appunto.
E sì, questo vale per maschi e femmine. Indubbiamente nel caso inverso la reazione, privata e pubblica, sarebbe stata molto maggiore, tuttavia questo non l’avrebbe resa meno sbagliata.
Se un fatto, ancorché non reato, lo si ritiene dannoso culturalmente; è culturalmente che si deve agire per modificarlo, non per via di legge.
Adesso ci manca pure che qualcuno mi impedisca di provare i sentimenti che provo, di disprezzare qualcuno, o che mi imponga di non ridere se non sono autorizzato. Ma andassero tutti affan…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Eh, mio caro, funziona proprio così… è un piano inclinato…
"Mi piace"Piace a 1 persona
(E’ uno dei motivi per cui il ddl Zan è di impronta dittatoriale).
"Mi piace""Mi piace"
qui non credo di seguirti più… Non è dittatoriale punire i fascisti per comportamenti fascisti. E’ il minimo se non li si vuol togliere di torno per sempre.
"Mi piace""Mi piace"
Ehm, a parte che il ddl Zan è la (ormai) legge sull’omofobia, non c’entra col fascismo 😉
Anche per il fascismo, come per qualsiasi altra cosa, vale (secondo le leggi che lo disciplinano, per altro) come reato il tentativo di ricostituzione e l’apologia, non l’essere fascisti oggi e dichiararlo / manifestarlo.
"Mi piace""Mi piace"
Vabbè, siamo su parti della barricata diverse, qui. Io non posso tollerare che qualcuno compia una violenza perché uno è omosessuale. Se lo fa, fosse per me, butterei la chiave della galera.
"Mi piace""Mi piace"
Eh, lo siamo.
Ma a partire da come leggiamo le cose, non perché dissentiamo sul non tollerare la violenza contro gli omosessuali (o chicchessia).
"Mi piace"Piace a 1 persona
❤
"Mi piace"Piace a 1 persona
Gli omofobi sono “fascisti” (senso ampio del termine) per me.
"Mi piace""Mi piace"
E infatti te ne sei pigliata una… (sempre per come intendi tu il concetto di “omofobo”) 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì e no. ‘Ste cose non le devi dire nemmeno per scherzo, che poi c’è gente che legge e non (ti) capisce. Tu sei particolare in tutto, anche nelle definizioni in cui ti identifichi, che non corrispondono con quello che la maggioranza pensa di quelle cose. 🙂 :*
"Mi piace""Mi piace"
Boh, può essere, ma per come la vedo io sono quello che dico di essere. Nel bene e, se altri ce lo vedono, nel male: ma in ambo i casi chi se ne incula.
Ai lettori ci tengo, e ovviamente tengo nei limiti del possibile ad essere compresa (anzi, in questo sono io ad esser dittatoriale: alla faccia di Watzlawic, credo che nella maggioranza dei casi sia l’interlocutore a non capire, non io a non essermi spiegata bene).
Tuttavia non aspiro ad essere benvoluta: se accade, ne sono felice, ma se per evitare incomprensioni (eventuali) devo fingermi diversa, non ci siamo.
Per altro, non funziona: chi mi segue ha visto di me molte facce, e non per questo è scappato, anzi, è rimasto proprio per l’autenticità.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Del resto, io non mi identifico affatto come omofoba.
Ma secondo il pensiero di altri, e in conseguenza anche del tuo (che vede nelle “definizioni” del ddl cosa buona), lo sono di fatto.
Non sono io che devo badare a come mi descrivo…
… ciao, piccolo.
"Mi piace"Piace a 2 people
Dittatoriale è sempre il come, non il cosa.
"Mi piace""Mi piace"
Chissà se nel pamphlet ci fosse stato scritto “Io detesto le donne” cosa sarebbe successo 😀
Battute a parte, concordo con quanto hai detto: bisogna modificare certe cose culturalmente e non per legge.
"Mi piace""Mi piace"
E’ quello che si è chiesto, anche giustamente, Jugovac. E ce lo possiamo figurare…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vero 😕
"Mi piace""Mi piace"
È da tempo che sento espressioni speculari e ambigue: da un lato “diritti ai sentimenti” e, dall’altro, “reati di odio”. Come se i sentimenti (sia amore che odio) potessero avere rilevanza giuridica. I sentimenti non hanno e non possono avere rilevanza giuridica. Ciò che può avere rilevanza giuridica sono gli atti. Perciò affermare che l’amore è uguale sia fra persone di sesso diverso che fra persone di sesso uguale è possibilissimo e più che legittimo (si tratta di sentimenti), ma far discendere da questo che si debba considerare un’unione omosessuale come giuridicamente analoga a un patto coniugale è una sciocchezza (finché esisterà la “différence”). E se la fonte del diritto fosse il sentimento, la logica ci potrebbe portare su terreni anche molto più assurdi di questo.
Così, per l’odio: se si prova odio (per quanto la cosa sia esecrabile) verso una persona o anche verso una categoria di persone non vedo come ciò si possa costituire in reato (anche – e qui mi spingo un po’ più in là – se lo esprimessi con la parola o lo scritto). Ciò che invece mi sembra che possa essere considerato reato è l’atto con cui diffondo l’odio verso determinate categorie sociali di persone individuate dalla legge. È l’atto ad essere reato; non il sentimento da cui può essere scaturito.
A me sembra che sia così anche per il fascismo. Non credo che si andrà lontano, infatti, con lo slogan “Il fascismo non è un’opinione: è un reato”, in quanto, per quel che risulta a me, nessuno viene processato per essersi dichiarato “fascista”. Il reato comincia quando, con le parole o lo scritto (cioè con atti), si fa “apologia” (cioè esaltazione o difesa pubblica) del fascismo.
Mie opinioni.
"Mi piace""Mi piace"
Ineccepibile.
(Ma che ci facevi sveglio a quell’ora? 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
(Ah! Servizio Taxi, certo).
"Mi piace""Mi piace"
Solita insonnia. Taxi? Ma che dici? Non ricordi dove mi trovo?
"Mi piace""Mi piace"
Solita confusione mentale 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
😉
"Mi piace"Piace a 1 persona