Il compleanno

Ieri era il compleanno di mia mamma. Non me ne sono nemmeno resa conto finché non mi ha scritto mia cugina – nel tardo pomeriggio, in mezzo a una corsia del supermercato, ho realizzato di botto che non le avevo dedicato neanche un pensiero. La sera alle otto, allora, mi sono infilata nel letto col rosario attorno alla mano (al mattino è lì che l’ho ritrovato). La notte la mia cara mamma mi ha fatto visita: ho sognato che mi parlava, mi diceva quanto mi voleva bene! (Ciò significa che era davvero lei; i miei materiali inconsci che la riguardano sono praticamente sempre neutrali se non ostili).

Una volta alzata, mi sono messa un suo maglione, fatto da lei stessa. Ormai per l’inverno indosso solo maglioni di altri: mamma, papà, (purtroppo non ho nulla di mio fratello), Marito; la mia famiglia me la porto ogni giorno addosso.

Arrivata sul lavoro ho scaricato il referto delle ultime analisi del sangue: un autentico film dell’orrore, non ho un solo valore a posto. Eritrociti ed ematocrito, ferro, fegato, reni, colesterolo e trigliceridi, financo glucosio – anche se di norma non fa testo, ed ha più senso controllare la glicata, comunque era molto alto nonostante il digiuno notturno. Tocca mettersi a dieta, e stavolta sul serio. Eppure…

… eppure non sono, non riesco ad essere, abbattuta scocciata o preoccupata. La mia mamma è con me, e tutto questo ha un senso, mi lega a lei in un modo viscerale che non ha equivalenti. Se saprò (s)offrire almeno una parte delle difficoltà di salute in suo suffragio, avrò fatto la miglior cosa per dimostrarle che anch’io le voglio bene.