Film .21: Suicide Squad, David Ayer

Bene bene bene. Come pianificato, me lo sono rivisto – e sì, avevo gli stuzzichini cariogeni! Non che fossero necessari: all’alba dell’ora e trenta di timing, quando ancora doveva farsi viva l’Incantatrice aka il Mostro di Fine Livello (vabbeh, ciao), i nostri “eroi” si sono infognati in quella che sino ad allora era rimasta soltanto una velata minaccia: una spaventosa lagna collettiva.
Eh già. Con la nobile eccezione di Harley quinn (scusate, ho un piccolo problema con le q maiuscole, non le sopporto), che in ogni caso ha dato del suo quando ha creduto morto Joker, c’è stata prima la scena del bar – Oh me sciagurato con questo terribile potere ho sterminato la mia famiglia; Oh me tapino non vedo mai mia figlia e siccome son assassino mi sa che ce l’ha con me; Oh povero me sto con una donna schiava di un’antica dea cattiva e non riesco mai a farmela in pace e sono pure sfigato e vigliacco; eccetera.
Poi, lacrimata all together perché loro sarebbero i cattivi, e tutti li trattano male, e stanno andando a morire per gente che non se lo merita – e chi accidenti ve lo fa fare?
Poi di nuovo lacrime perché il nostro caro amico (EH?!) s’è sacrificato.
Poi crisi di coscienza di Deadshot perché, oh, sto mirando al SuperCattivo del film ma chissà che a mia figlia non dispiaccia lo stesso, e ora che faccio, sparo o non sparo?
MADDAI SU!
Ammazza tutti, e se proprio senti rimorso, accoppati pure tu che famo prima. Lagna!!!

harley-quinn-deadshot-suicide-squad.jpg
 

“Hey, ce la facciamo una bella lagna insieme, bimba?” ————————————————– “Volevi dire lasagna, vero?”.

 

Joker ed Harley quinn (per le q maiuscole, maledette, vedi sopra).
Lui è certo meno orrendo di quanto mi aspettassi da una seconda visione casalinga, fresca reduce di Nolan e di Ledger. Non orrendo, ma neppure una bomba, eh.
Un perché tuttavia ce l’ha, e per quel poco che son riuscita ad inquadrarlo consiste in questo: che a differenza dell’anarchico pienamente consapevole e lucido, in grado di scegliere di cedere alla propria follia (ottimo termine che s’adatta a molte cose) di Ledger; il Joker di Leto è persona assai più semplice e al contempo più spaventosa. Intelligente forse, ma più banale di quanto voglia apparire – e soprattutto psicopatico.
Ma psicopatico davvero – una specie di grumo di puro Es che non ha mai avuto davvero il controllo su di sé. Anzi, è così estremo da essere inevitabilmente fuori di sé, da qualche parte ma fuori. Chissà, forse quest’idea è solo mia, frutto dei miei personali leit-motiv preferiti. Il controllo! Mah!
Come che sia, il suo essere granitico, uguale a se stesso ogni volta che rispunta fuori, è uno dei particolari che mi son garbati di più. Non lo si può definire affidabile, ma a modo suo è una certezza su cui contare.
L’altro è quella splendida simmetria / sinfonia di coltelli stesi a terra attorno a lui – nemmeno fossi passata io a spicciargli casa -, che mi pareva quasi di sentire i loro sibili, altro che risata malsana e caricaturale; e quel frame in cui viene inquadrata la tromba delle scale (di nuovo la simmetria) mentre Harley guarda giù.
Detto questo, più che Joker in sé o Harley in sé con tutto il suo repertorio di stralunatezza, lascia il suo segno – non profondo ma sanguinante, come un taglio sotto l’unghia – la loro coppia.
Su quella sì che vorrei un filmone, ma solo se potete darmi di più. Molto molto di più.

Una nota conclusiva su voci e sottotitoli.
Non esprimo giudizi sul doppiaggio (anche perché ho ancora in testa l’orrenda e sconclusionata parlata di Barbara Gordon aka La Figlia Del Commissario Gordon aka Geppi Cucciari in Lego Batman, ahimè. Rosario Dawson mica infilava pause espressive a cazzo, come un video che si inceppa sul buffering, perché lei invece sì?!).
Ho comunque provato ad ascoltare l’originale di Joker ed Harley, appunto, e devo dire che oh, ho preferito i doppiatori italiani per entrambi.
E quanto ai sottotitoli – per non udenti, precisiamolo…! – mi chiedo e mi chiederò fino alla morte perché mai a chi li produce faccia così schifo scrivere titolo e artista delle canzoni, che non son manco poche, che accompagnano parecchie scene in modo per niente discreto: mica voglio il testo, solo titolo e cantante. Male che vada, una decina di parole.
Ma no, per carità: non c’è spazio, e poi che gli frega ai sordi di sapere cosa va on air? Mica le sentono le canzoni, no? Che gliene importa?
Ecco, sentite ammè: se vi becco e vi riconosco, passerete un brutto quarto d’ora.
Io, a proposito, non ho le paranoie di Deadshot. Nessun dubbio, vi apro subito come una scatoletta di tonno (supercit. da supervillain).

10 pensieri riguardo “Film .21: Suicide Squad, David Ayer

    1. Una lasagna ti restituirà la gioia… alla bolognese ti va?
      Mi concedo un giorno di stacco, ma poi sarò pronta a rilanciare: ho sul tavolino del soggiorno Batman v Superman (qualcuno mi spieghi perché quel v anziché vs).
      Ricordo che quando uscì ero stata tentata di vedermelo al cinema, nonostante non sia il mio genere, poi scelsi altro.
      Com’è?
      Fico, delirante, una pietra miliare…?

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      1. Allora… ci sarebbe molto da dire su questo film. La prima volta non mi era piaciuto, poi però l’ho rivalutato. Anche se ad oggi non sono in grado di prendere una posizione netta. Ha di bello che non offre ai fan il contentino a tutti i costi, come i film Marvel, quindi da quel punto di vista va premiato. Ma non tutto funziona come dovrebbe. Il fatto che un film del genere non sia nella mia top ten è comunque indice di parziale delusione, perché Batman e Superman sono i miei due supereroi preferiti, e un film con loro due protagonisti avrebbe potuto essere il film del secolo. Comunque qui trovi la mia recensione https://gramonhill.wordpress.com/2016/07/21/batman-v-superman-ultimate-edition-come-rivalutare-un-grande-film/

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        1. Ti ringrazio.
          In genere mi documento un tantino prima di vedere qualcosa di cui sono digiuna, però in questo caso penso che, nel bene e nel male, possa ricevere il meglio proprio evitando di mettere subito filtri e cornici a ciò che vedo.

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        2. Ho controllato, l’edizione che ho io qui non è la Ultimate – né è disponibile in catalogo.
          Ma terrò a mente quel che ne scrivi.
          Intanto ho visto che la colonna sonora è di nuovo di Zimmer – mio adorato -, che non ha riutilizzato quella prodotta per Nolan (e vorrei vedere!), e che tra gli altri figurano Cole Porter e Shostakovich ❤
          Ma che bello… adesso lascio lievitare l'attesa e l'aspettativa. Oh sì.

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        3. Nella Ultimate Edition, che dura ben tre ore, alcuni aspetti sono ben approfonditi, per questo la prima volta che l’ho visto mi era sembrato un pastrocchio. Comunque cerca di godertelo il più possibile perché visivamente merita.

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